Si svolgeranno domani ad Agira i festeggiamenti del 25 Aprile in occasione dell’ 80° anniversario della Liberazione. Il programma della manifestazione prevede in mattinata il raduno dei partecipanti presso il municipio di Agira e la deposizione di una corona di alloro presso la lapide del partigiano agirino Ernesto Speranza , seguirà un corteo con la deposizione dei fiori presso il monumento dei caduti in Piazza Fortunato Fedele. Alle 11.30 è prevista presso la villa comunale l’ inaugurazione del monumento che commemora i partigiani agirini, infine un’ altra corona di alloro verrà deposta presso il cimitero canadese. Gli eventi saranno allietati dalla presenza della banda musicale “Città di Agira”. Il sindaco Maria Greco invita i cittadini a partecipare all’ evento per ricordare il sacrificio dei numerosi partigiani agirini ma anche per commemorare una data che ricorda il ritorno in Italia della democrazia e della libertà contro ogni forma di violenza e guerra. La manifestazione di domani è stata organizzata con la collaborazione dell’ Associazione provinciale partigiani d’ Italia, impegnata quest’ anno in occasione dell’ 80° anniversario della Liberazione a promuovere diverse iniziative locali per ricordare il valore della Resistenza, e rinnovare l’ impegno a sostegno della democrazia, l’ antifascismo e la difesa della Costituzione. L’ occasione della celebrazione del 25 Aprile rinnova la conoscenza nei confronti di un partigiano agirino Ernesto Speranza. Nato ad Agira il 26-11-1922, da Filippo e Pistorio Domenica è stato insignito della Medaglia d’argento al Valor Militare. Aviere partigiano della I Div. Garibaldi – 105° Brg. e del Corpo Volontari della libertà di Pinerolo. Combattè con nome di battaglia Visconti, fino a quando venne fucilato, al colle della Maddalena – Pinerolo (TO), l’ 1-04-1944. La storia della sua esecuzione è quella di altri 26 martiri partigiani, trucidati per vendicare l’uccisione del caporale della Flak tedesca, Walter Wolhlfahrt. Si trattava non solo di partigiani catturati nel corso dei rastrellamenti che nel mese di Marzo avevano investito le valli del Pellice, di Susa e di Lanzo, ma anche di semplici cittadini caduti nelle mani di tedeschi e fascisti. Poco dopo la Liberazione, il 27 maggio 1945, le salme vennero riesumate e venne posta una piccola lapide in memoria – ancora visibile – che reca le tracce delle incertezze nel riconoscimento dei corpi. In occasione della commemorazione del 2 aprile 1949 le famiglie dei caduti consegnarono ufficialmente il monumento al Comune di Torino. La grande lapide in granito è sormontata da una lastra con la seguente scritta “Il 2 aprile 1944 piombo nemico qui falciava le vostre radiose e fiorenti giovinezze. Italia e mamma fu il vostro ultimo grido mentre la terra che per tredici mesi vi fu letto di morte copriva i vostri corpi straziati e agonizzanti Parenti ed amici offrono nel ricordo del vostro martirio”. Ogni anno, il 2 aprile, il luogo è sede di una cerimonia commemorativa.
Luigi Manno