Un amore incondizionato per il proprio paese di origine, Troina, unito ai preziosi ricordi d’infanzia rivissuti nella scrittura: nasce così “I segreti del Gugliatore”, il romanzo d’esordio del giovane Luca Barbirotto. Luca è nato a Catania il 19 dicembre 1993, attore e scrittore neofita, laureato in scienze e lingue della comunicazione e in sociologia delle reti dell’informazione e dell’innovazione presso l’Università degli Studi di Catania. Nel 2020 si diploma come esperto nella recitazione televisiva, teatrale e cinematografica (metodo Stanislavskji-Stransberg). Dopo aver partecipato a parecchi progetti Sky, Rai e Mediaset, esordisce nel mondo della scrittura pubblicando con “La Rocca Edizioni” il suo primo romanzo: “I segreti del Gugliatore ”. È lui stesso a raccontarci la sua esperienza letteraria e il suo forte legame con Troina.
– È la tua prima esperienza come scrittore. Come è nata l’idea di scrivere un libro ambientato a Troina?
“Posso dire che da sempre sono stato un amante di romanzi gotici e gialli, in particolare i romanzi del Commissario Montalbano; infatti a casa ho tutti i romanzi della collana. All’interno del mio testo, in qualche modo, cerco di rifermi a Camilleri (che considero uno dei pilastri della scrittura italiana), analizzando i tratti principali e magnifici della nostra amata terra e, in questo caso, ho scelto il paese d’origine della mia famiglia: Troina”.
– Cosa rappresenta per te Troina.
Troina per me rappresenta una parte importantissima della mia vita. I miei nonni sono troinesi e questa avventura letteraria la considero una vera e propria dedica a loro, che si sono spesi per me ogni istante e sono stati presenti in ogni occasione. Soprattutto erano sempre pronti a raccontarmi storie e leggende di uomini misteriosi, fattucchiere e fantasmi legati al paese di Troina, accontentando le curiose e innocenti richieste di un bimbo di nove anni. I miei nonni sono persone semplici, legate alle tradizioni familiari, alla cultura e agli usi di un tempo. Non a caso mi sono ripromesso che un giorno avrei ripagato la loro disponibilità scrivendo un libro: così è nato il romanzo. Anche se uno di loro mi guarda dall’alto, spero sia orgoglioso del mio lavoro.”
– In quali temi si imbatte un lettore sfogliando le pagine del tuo romanzo?
“Il tema che affronto è l’amicizia, un sentimento forte che lega chi veramente si vuole bene, indipendentemente da ogni cosa, questo sentimento prevale su tutto. Ho inserito anche la negligenza delle persone che, purtroppo, spesso mettono in cattiva luce chi dice qualcosa di vero. Un altro elemento importante è sicuramente il folklore della gente di un tempo, gli usi e le tradizioni ormai quasi del tutto scomparsi”
– Ad ogni luogo corrisponde un’emozione. Quali luoghi di Troina vengono citati nel libro e che ricordi hai di essi?
All’interno del testo cito, in modo generale, le principali zone della città troinese, ma se dovessi citare in modo più dettagliato il luogo preciso, è sicuramente il Demanio Gugliatore, parco sito tra Troina e Cerami che ho avuto il piacere di esplorare grazie ad un campo scout nel lontano 2010 quando, con il fazzolettone al collo, vivevo intense e indimenticabili avventure tra i pini e il verde di quel parco.
– Ascoltare un “cuntu” è un momento di arricchimento che promuove la relazione tra vecchie e nuove generazioni. Potrebbe sembrare un’esperienza in controtendenza, in un’era sempre più digitalizzata e apparentemente social. Che consigli ti senti di dare ai giovani ?
“Quello di credere sempre nei loro sogni, essere determinati a raggiungere i loro traguardi, perché anche quando tutto sembra difficile e complicato non bisogna mai arrendersi di fronte a nulla. Chi è perseverante nella vita di tutti i giorni, avrà sempre successo in ogni cosa. La determinazione, credo sia la chiave di tutto. Io, sin da piccolo, ho sempre avuto la voglia di dedicarmi a tante cose e, mi creda, dopo tanto lavoro, sacrificio e rinunce, sono riuscito a laurearmi, a intraprendere la strada della recitazione e, ovviamente, della scrittura del mio primo romanzo. Spero abbiate tutti la voglia e la curiosità di leggerlo”.
Lo storico troinese Basilio Arona, affascinato dal racconto del giovane scrittore Barbirotto, ha accettato volentieri l’invito di curare la prefazione del libro. “Scorrendo le pagine di Luca Barbirotto, si avverte subito la gioia di vivere in una città incantata dal tempo, piena di storia, di tradizioni e cultura – si legge – Il castello incantato delle favole dove vengono fuori scene di vita paesana che sugellano in quadri i luoghi che il cuore ha saputo ricordare. Un libro pieno di thriller e risvolti. Godibile e di facile lettura. Belli i dialoghi in dialetto catanese che danno al romanzo una singolare vivacità sonora e che presto, mi auguro, diverranno immagini cinematografiche”.
Importante la collocazione storica che porta il lettore indietro nel tempo, in un viaggio emozionante. Tutto il romanzo infatti è ambientato nella Troina del 1937, a pochi passi dalla seconda guerra mondiale. Intriso di storia è anche il Gugliatore. “In questo sito – ci racconta Basilio Arona – si combatterono tre battaglie importantissime: la guerra di Giorgio Maniace contro i Saraceni nel 1040; la battaglia dei Normanni contro i Musulmani nel 1063; la battaglia degli alleati nella seconda guerra mondiale contro Hitler e Mussolini. Dall’altro versante occidentale si estende la contrada, sita nel territorio di Cerami, di Manoce, nome corrotto di Maniace, indi sono limitrofe le contrade, Ugliatore, che vuol denotare in siciliano, quel pungolo con cui s’incitano a camminare e a lavorare i buoi ed altri animali, poiché Ugliata suol denotare tale arnese; e dicono gli antichi, che prese tal nome la contrada perché ivi si svolse la più accanita mischia tra Saraceni e cristiani in una battaglia da ambi le parti. Ugghjatura significa spronare, andare avanti.
Il romanzo è stato presentato a Troina giorno 9 settembre presso la Torre Capitania e giorno 15 settembre presso la chiesa Sant’Orsola a Catania. Da oggi è disponibile presso la Libreria Città Aperta di Troina e presso le librerie Mondadori Bookstore e San Paolo di Catania.
Silvana Trovato Picardi