Acquaenna, riduzione idrica per Troina. Richiesto stato d’emergenza

Un comunicato della società Acquaenna annuncia che a partire da oggi, 12 aprile 2024, il comune di Troina subirà una riduzione dell’erogazione idrica.
Non nasconde la sua preoccupazione il sindaco Alfio Giachino che invita i cittadini sin da ora a limitare i consumi di acqua.
“Se nelle prossime settimane non ci saranno abbondanti piogge la situazione diventerà molto complessa –sostiene il sindaco Alfio Giachino- Si raccomanda quindi alla popolazione di ridurre al minimo i consumi”.
Secondo le nuove disposizioni, la distribuzione dell’acqua nel comune di Troina, sarà erogata a giorni alterni, secondo una turnazione oraria e giornaliera stabilità nel seguente modo:
-dal giorno 12/04/2024 dalle ore 06:00 alle ore 20:00:
Serbatoio Conte Ruggero (Quartiere Borgo, Via Marino, Via San Pietro, Via San Silvestro, Via Nociare e zone a valle, Piazza Papa Giovanni, Via Corpus Domini);
Linea San Basilio (Zona Santa Lucia, Agnone, Via San Matteo, Via Angelica, lato monte Via Umberto).
-dal giorno 13/04/2024 dalle ore 06:00 alle ore 20:00:
Serbatoio Monte S. Silvestro (Zona artigianale, quartiere Mulino a Vento, C. da Castile e Camatrone, S.P. Troina- Gagliano, Via Nazionale dal Bar Sunshine fino a tutto il Corso Enna).
Serbatoio San Pantheon (lato valle Via Umberto, Via Mustica, Via Sollima, linea Cimitero, Quartiere San Michele, Quartiere S. Antonino).

Intanto tra i cittadini troinesi che lamentano disagi e caro bollette, aleggia il malcontento ma allo stesso tempo una presa di coscienza di quanto l’allarme siccità stia dilagando in tutta la regione.
Si aspettava la primavera per l’arrivo di qualche pioggia che avrebbe potuto innalzare il livello dell’acqua dell’invaso Ancipa ma si è arrivati ad aprile con temperature da record ed in pieno stato di emergenza.
La giunta regionale ha anche chiesto al governo Meloni di attivare lo stato di emergenza nazionale che permetterebbe l’assunzione di misure straordinarie per attenuare i danni nel settore agricolo.
E i dati parlano chiaro: il 2023 è stato  il quarto anno consecutivo con precipitazioni al di sotto della media storica di lungo periodo. Neanche i primi mesi del 2024 sono stati proficui, caratterizzati da temperature più alte e scarsità di pioggie.
Ma come si è arrivati a questo? Forse è il caso di interrogarci sulla grave crisi del clima innescata dalle attività umane, che nel nostro paese insieme a una storica gestione inefficiente delle risorse idriche e dei problemi infrastrutturali ha portato a un disastro ambientale di tale portata.

Silvana Trovato Picardi

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