Agira domani incontro culturale sul monastero di San Filippo

L’ Associazione Ecomuseo di Cultura Materiale “Sac. Silvestro Nasca” di Agira organizza per sabato 1 febbraio 2025 alle ore 17,30, nei locali dell’Ecomuseo, un incontro sul tema “Il monastero di San Filippo di Agira tra Bisanzio, Islam e Normanni. Dati archeologici e quadro storico-insediato” . I relatori saranno Lucia Arcifa e Michelangelo Messina mentre introdurrà il dott. Rosario Patané, archeologo, già dirigente presso il Dipartimento dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana.

 

“Nel quadro della costante contesa tra cristianità e Islam che imperversò sull’isola durante tutto l’Alto Medioevo, – ha dichiarato il presidente dell’ associazione Giuseppe Serrafiore – l’analisi della storia della comunità monastica di San Filippo d’Agira consente di riflettere su alcune peculiarità sociali, politico-istituzionali ed economiche di questa frontiera mediterranea. Lo studio di vecchie e nuove fonti disponibili su questa istituzione ha costituito un osservatorio privilegiato per indagare il durevole ruolo amministrativo dei monasteri greco-bizantini nella Sicilia bizantina, islamica e normanna”.

 

Oggi recenti studi archeologici e storico-topografici sul santuario di S. Filippo e sul circondario agirino permettono di proporre nuove ipotesi sulla scelta del sito monastico e sulle ragioni storiche della “resilienza” della sua comunità, la quale avrebbe avuto un momento di fioritura proprio quando si trovò a gestire terre e risorse della contesa e fertile Sicilia centro-orientale.

 

I relatori dell’ incontro di domani sono Lucia Arcifa, professore associato di Archeologia cristiana e medievale presso l’Università degli Studi di Catania e Michelangelo Messina, archeologo esperto di Altomedioevo siciliano, specialista in studio delle fonti – arabe, greche e latine – e dei materiali.

 

L’ Ecomuseo di Cultura Materiale intitolato al sacerdote Silvestro Nasca ospita all’interno dei locali messi a disposizione gratuitamente proprio da padre Nasca gli antichi mestieri, “quelli che oggi nessuno fa più”, professioni “estinte o in via d’estinzione”, come lo scalpellino, il sarto, il barbiere, il falegname, lo stagnino, il calzolaio, il fabbro, il muratore, il vasaio. Una sezione ospita i manufatti della cultura contadina con numerosi attrezzi di lavoro. L’ incontro di domani rientra nelle attività culturali in programma per il nuovo anno volte a promuovere la conoscenza e la valorizzazione della storia di Agira.

 

Luigi Manno

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