La dottoressa Ilaria Pagana, del Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e ambientali dell’Università di Catania, insieme alla professoressa G. Alongi e ad altri due colleghi, Dr. M.A. Zafarana e Dott.ssa A. Virzí, dopo aver rilevato alcune lacune riguardo la conoscenza della distribuzione di alcune alghe d’acqua dolce – in particolare quelle della famiglia delle Characeae – ha condotto una campagna di campionamento in alcune zone della Sicilia Orientale. La dott.ssa Pagana è troinese e ha deciso di includere anche la Diga Ancipa nella sua ricerca.
La campagna di campionamento ha preso avvio nella primavera del 2022. Solo recentemente, però, ora si è venuti a conoscenza che nel nostro invaso è stata ritrovata la cosiddetta “Chara vulgaris Linnaeus”, una specie alquanto diffusa in Italia, la quale però non era mai stata segnalata nella zona.
Ciononostante, il cambiamento climatico sta mettendo a rischio il futuro di queste specie. Infatti, se la Diga Ancipa si prosciugasse, non potrebbe più essere in grado di ospitare questa tipologia di alga. È importante conoscere la loro distribuzione per poter creare leggi che proteggano non solo le singole specie, ma anche gli habitat che li ospitano. Purtroppo , a differenza di alcuni stati europei, nei quali esistono direttive ad hoc per la protezione delle stesse entità biologiche, in Italia non esiste ancora nulla.
Martina Scorciapino