Giovedì 23 gennaio 2025, in doppia proiezione (ore 18:00 e ore 21:00) arriverà al CineTeatro A. Camilleri “Illusioni perdute” di Havier Gannoli.
Il film è la trasposizione cinematografica di una parte dell’omonimo e monumentale romanzo “Illusioni perdute”, che Honoré de Balzac scrisse, in forma di trilogia, negli anni dal 1837 al 1843, per raccontare il tentativo di ascesa sociale di un giovane poeta di provincia trasferitosi a Parigi con la nobildonna già sposata con la quale ha una relazione. Il giovane poeta di campagna sperimenta che il talento poetico non basta per salire la scala sociale e che la relazione con la nobildonna sposata con un altro uomo non può reggere a lungo non solo per la differenza di età (lei ha più anni di lui), ma anche e soprattutto per differenza di classe sociale di appartenenza. Si accorge subito, appena giunge a Parigi, di essersi illuso. A vedere le prime scene del film viene da pensare che sia un film di costume sulla società francese della prima metà dell’Ottocento dove si vedono solo smancerie e merletti. Ma, via via che scorrono le immagini, la percezione cambia. Il film e il romanzo da cui è tratto parlano sorprendentemente di cose che si vedono anche oggi: intrecci perversi tra politica, stampa e oligarchie finanziarie. Oggi come allora, tutto e tutti possono essere comprati e venduti. E’ un società, quella odierna, dove le regole del gioco sono crudeli e l’illusione può essere perduta e rivelarsi anche mortale. Tutto è relativo, come ricorda uno dei personaggi del romanzo e del film quando dice che “il giornale considera come verità tutto ciò che è probabile”. Il giornale non esalta o stronca un’opera d’arte per convinzione. Le recensioni, che possono essere critiche benevole o stroncature, si comprano e si vendono. Il giornale non è fatto per veicolare idee, ma dove si può scrivere di tutto e il contrario di tutto per vendere e vendere copie. Il film spiega come nascono le false notizie. La società di oggi non è molto diversa da quella di due secoli fa, nata dalla rivoluzione francese del 1789 che spazzò via la nobiltà per fare posto alla borghesia in ascesa.
Silvano Privitera