Basilio Arona, appassionato di storia e tradizioni locali, tra i finalisti del premio letterario nazionale per le opere in dialetto o in lingua locale “Salva la tua lingua locale”, il concorso promosso dall’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia (UNPLI), con l’opera “Li Cappeddi e li Birritti”.
“Sono onorato di ricevere anche quest’anno un riconoscimento per la sezione Teatro Inedito. Le tradizioni sono importanti perchè ci ricordano chi siamo”.
Il Premio “Salva la tua lingua locale” nasce con l’obiettivo di valorizzare scrittori e poeti che si esprimono nelle loro lingue locali. Il dialetto, infatti, ha un’importante ruolo come scrigno che conserva storia, usi e valori della comunità che lo parla.
L’anno scorso Basilio Arona, aveva vinto con un’altra opera dal titolo “I Ziti si nni fujru”sullo strapotere e il possesso degli uomini.
“Li Cappeddi e li Birritti”, invece, racconta la rivolta del 18 febbraio 1898 a Troina, durante la quale persero la vita sette persone: Bonanno Silvestro, Trovato Santo, Chiavetta Antonio, Vinci Ruzzolone Paolo, Bonanno Angela, Calabrese Filippo, Polizzi Giuseppa. Sessantacinque, invece, furono le persone rimaste ferite nella sommossa e settanta gli arresti, tra cui undici donne.
La rivolta fu un caso eclatante, non solo per l’isola, ma ebbe grande risonanza a livello nazionale e internazionale.
I contadini, infatti, stanchi delle condizioni di malessere in cui vessavano, si rivoltarono contro i padroni rimettendoci la vita e la libertà.
Uno spaccato su un periodo storico difficile, fatto di fame e miseria, dove i cappelli rappresentano i benestanti, i padroni, e i berretti i contadini.
Sandra La Fico