Troina si stringe attorno al dolore dei familiari di Filippo Cantale e gli darà l’ultimo saluto domani 1 febbraio alle ore 15.00 presso la chiesa di San Silvestro. La salma è partita questa mattina da Ascoli Piceno e giungerà oggi in tarda serata presso la Chiesa di Santa Caterina, la stessa nella quale Filippo ha trascorso gran parte della sua vita dedicandosi con impegno e grande cura a tutte le attività della Confraternita di Sant’Antonio Abate. La storia di Filippo è fatta di cose semplici, come semplice è stata tutta la sua vita, che lo ha più volte messo alla prova. Nato e cresciuto a Troina nel quartiere Santa Lucia, ha frequentato il liceo scientifico. Si era poi iscritto all’università e frequentato la facoltà di scienze politiche. Con tanta dedizione si è preso cura degli anziani genitori accudendoli a casa anche durante le loro lunghe malattie e, in quanto figlio unico, dopo la loro morte si è ritrovato da solo. Nel 2023 aveva vinto un concorso al Ministero della Cultura e si era trasferito ad Ascoli Piceno per lavorare ai musei civici. Si era integrato bene, aveva stretto nuove amicizie con i colleghi di lavoro, da cui era stato ben accolto e che adesso sono addolorati per la sua scomparsa.
La confraternita di Sant’Antonio Abate della quale Filippo era uno dei pilastri portanti, e nella quale si impegnava con passione e devozione, lo ricorda con grande affetto. “Filippo era il segretario della Confraternita, che per lui era una seconda famiglia a cui ha dedicato la sua vita – ci racconta commosso il cassiere della Confraternita di Sant’Antonio Tonino Venezia – Un ragazzo come pochi, di sani principi e di grande umanità. Tutti noi confrati siamo sconvolti e distrutti dal dolore”.
Il governatore della Confraternita di Sant’Antonio unendosi al dolore dei familiari lo ricorda così: “Lui, come anche suo padre, partecipava instancabilmente a tutte le attività della confraternita – ricorda Francesco Cantale, governatore della Confraternita di Sant’Antonio Abate – siamo cresciuti insieme nella banda musicale del maestro Arturo Calabrese.Tutti noi confrati siamo profondamente addolorati per la sua perdita”.
Molto devoto a San Silvestro, Filippo era anche un ramaro. I suoi amici Ramara ricordano le chiacchierate, le sue battute ironiche e scherzose con le quali li allietava durante il cammino che faceva con molta fede e devozione. Partecipava anche alla processione dell’offerta della cera in onore dei festeggiamenti di Sant’Agata alla quale l’Associazione “I Ramara” ogni anno rende omaggio.
La morte di Filippo apre una riflessione su una cosa che abbiamo perso un po’ l’abitudine di fare: “arrisciedìri”, cercare, interessarsi dell’altro. Quando ritornava a Troina, anche solo per pochi giorni, il suo primo pensiero era appunto “arrisciedíri” a tutti, trascorrere del tempo con gli amici, che lo ricordano come un uomo dall’animo sensibile, gentile e sempre con il sorriso.
Silvana Trovato Picardi