Negli anni u201960, nei locali piu00f9 u201cinu201d di Milano e Torino, a fare da padrone era lu2019Americano, un cocktail che unisce due storiche tradizioni nostrane, il bitter di origine meneghina e il vermouth della tradizione torinese. La sua origine, tuttavia, non u00e8 nota: vi u00e8, infatti, chi la collega allu2019abitudine u2013 da parte dei turisti americani u2013 di richiedere lu2019aggiunta di soda allo storico cocktail Mi-To (iniziali di Milano e Torino); vi u00e8 chi, invece, ricollega lu2019origine del drink alla storica figura di Primo Carrera u2013 noto pugile conosciuto con lu2019appellativo di u201cAmericanou201d u2013 al quale sarebbe stata omaggiata questa bevanda per il successo riscosso negli Usa.
L’Americano, qualunque sia la sua origine, diventeru00e0 ben presto un cocktail di successo, e verru00e0 consacrato nel 1986 con l’inserimento nella lista dei cocktail IBA. La sua preparazione prevede 3 cl di bitter, 3 cl di vermouth rosso e 3 cl seltz (acqua frizzante), sebbene esistano numerose varianti. Si prepara per mezzo della tecnica build, consistente nel versare gli ingredienti direttamente in un bicchiere tumbler u2013 basso u2013 completamente riempito di ghiaccio.
Per il twist (rivisitazione) del cocktail si u00e8 pensato di immaginare un moderno turista americano che visita lu2019Italia: da qui il nome di u201cAmericano in vacanzau201d. Nel rispetto della tradizione si u00e8 mantenuto il vermouth torinese, ma si u00e8 pensato di sostituire il bitter meneghino con il Cynar, di origine veneziana. La creazione di un nuovo asse Torino-Venezia si interseca perfettamente alle caratteristiche peculiari di questo amaro a base di essenza di foglie di carciofo. Il suo sentore amarognolo, infatti, si presta incredibilmente bene alla Spuma nella sua variante siciliana, caratterizzata da note di rabarbaro e fiori di sambuco.
nDa Nord a Sud, in un solo cocktail il sapore del Bel Paese!
nGiuseppe Attardi
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